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E’ vivo e vegeto, ma improvvisamente si è sparsa la notizia che era passato a miglior vita. E amici e conoscenti si sono recati a casa sua per dare le condoglianze alla famiglia, ma non vedendo paramenti funebri qualche dubbio li ha assaliti e per non incappare in qualche spiacevole gaffe hanno incomiciato a chiedere con un certo garbo alla moglie dove fosse il marito. La consorte, ignara della voce, ha spiegato loro che era appena uscito per fare delle commissioni. I visitatori confusi e imbarazzati per l’abbaglio in cui erano caduti se ne sono andati tirando un sospiro di sollievo. E menomale che non l’hanno trovato in casa, sennò gli sarebbe venuto un colpo. Succede anche questo quando per qualche strano e inspiegabile motivo si dà corpo a voci che circolano incontrollate in paese, anche se il protagonista non si è adontato per lo “scherzo” di cui è rimasto vittima.
Giulio Besutti, 81 anni, protagonista involontario dell’assurda vicenda, è un uomo vigoroso e a San Pietro all’Olmo, dove vive da sempre, è molto conosciuto e tutti se lo ricordano come apprezzato giardiniere. Ora ride divertito per la stravagante diceria e non essendo superstizioso non solo “non si tocca”, ma ci scherza pure. “Dicono -spiega ironico Besutti– che quando si dà per trapassato chi è vivo gli si allungano gli anni di vita. Se è così non mi dispiace, anzi sono molto contento che mi abbiano dichiarato morto. La cosa più buffa è che una signora che non mi conosceva diceva in un bar ad altre persone che io ero morto, senza sapere che mi trovavo proprio accanto a lei. Non capisco come sia stata messa in giro la maldicenza, ma in ogni caso è stata accreditata tanto che sono venuti a casa gli amici più stretti per le condoglianze. Una storia comica, ma divertente”.