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Semaforo verde alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle aree in cui sorgono gli alloggi in edilizia popolare residenziale.
L’operazione è destinata a completare la “dismissione” delle aree e far sì che gli inquilini diventino proprietari a tutti gli effetti della superficie in cui a suo tempo sono state realizzate le abitazioni a costi non certo proibitivi.
Del resto acquistare la proprietà piena della casa in cui si abita è certamente un fattore importante per la sicurezza e la tranquillità della vita familiare stessa.
Le aree interessate all’intervento sono quelle di via Fiume e di piazza Guido Rossa. L’amministrazione comunale proprio per dare corso all’operazione ha approvato le relazioni tecnico-estimative dell’Agenzia delle entrate per determinare i valori corrispettivi e connessi al riscatto delle superfici e disposto l’applicazione ogni anno dell’adeguamento Istat. Ma ha anche dato mandato al funzionario comunale competente a sottoscrivere gli atti da stipularsi poi mediante rogito notarile. Insomma l’iter è stato lungo, ma adesso, salvo che gli inquilini abbiano da ridire sui costi, il traguardo è pronto a essere tagliato. Certo che in altri Comuni il riscatto delle aree ex 167 non è stato affatto semplice per via del prezzo non proprio abbordabile.