Ricevo e pubblico questa nota dell’assessore Dario Ceniti.
In questo momento di crisi e di tensione sociale, quando l’incertezza, la precarietà, la preoccupazione per il futuro prevalgono sulla razionalità, sentire certe notizie conforta e danno una speranza.
E’ successo nella provincia perugina il 28 dicembre dove una donna pensionata, presa dalla disperazione per non poter sfamare se stessa e i propri figli disoccupati, è stata costretta a rubare dagli scaffali di un supermercato nientemeno che una confezione di carne.
Prontamente denunciata dai titolari dell’esercizio pubblico si è trovata, spaesata e intimorita, tra le braccia dei Carabinieri e trasferita in caserma; ma è proprio tra quelle mura che nasce spontaneo il bel gesto dei militi che, invitandola alla loro mensa e pagandole il debito (euro 20), hanno dato una speranza alla sfortunata donna.
Prontamente denunciata dai titolari dell’esercizio pubblico si è trovata, spaesata e intimorita, tra le braccia dei Carabinieri e trasferita in caserma; ma è proprio tra quelle mura che nasce spontaneo il bel gesto dei militi che, invitandola alla loro mensa e pagandole il debito (euro 20), hanno dato una speranza alla sfortunata donna.
Una favola di Natale? Un fatto insignificante? Non lo so!
So solo che un semplice gesto di magnanimità, il buon animo, la saggezza, l’intelligenza e l’onore di alcuni Carabinieri (vanto della nostra Italia) hanno ridato decoro e fiducia a una famiglia disperata.
E’ un’azione su cui varrebbe la pena meditare e far capire che non tutto è perduto che dignità, generosità e carità cristiana albergano ancora nell’animo umano.
Forse anche nella nostra realtà qualche soggettodovrebbe prendere ad esempio questa bella storia e il comportamento dei Carabinieri, migliorerà se stesso e la vita altrui.